STORIA DI UN ESERCITO IN MARCIA

DA PALAZZO TE A MADONNA DELLLA VITTORIA

Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani promuove alla Madonna della Vittoria l’allestimento di una esposizione seguita da studiopdA insieme a Roberto Soggia e Paolo Corbellani dedicata a un opera molto particolare.

MVBOSE (1)

Giancarlo Boselli, fabbro e maestro d’arte di Sermide, ha riprodotto 29 metri del fregio della Camera degli Stucchi in Palazzo Te, sbalzandolo a cesello su rame in dimensione naturale. Prodotto di una eccezionale dedizione lungo 5 anni di lavoro, l’esecuzione dell’opera ha preso a modello la traduzione che a Parigi nel 1675 viene data alle stampe da Claudine Bouzonnet Stella su incisioni della sorella Antoinette ricavate a loro volta dai disegni del fratello Antoine.

MVBOSE (2)

La mostra presenta al pubblico l’occasione di approfondire in maniera diversa e ad altezza d’uomo un opera straordinaria di Giulio Romano e Francesco Primaticcio che ha in sorte di essere normalmente relegata a una fruizione rapida e d’insieme, trovandosi collocata ad altezza di cornice in un ambiente prossimo alla Sala dei Giganti.

Il lungo fregio ben illustra il gusto antiquario del Pippi. Questi rivisita con originalità il genere del monumento trionfale delle colonne coclidi romane, inventandosi completamente le scene di una composizione che si sviluppa senza discontinuità lungo le pareti dell’ambiente.

MVBOSE (3)MVBOSE (4)MVBOSE (5)

La mostra è arricchita da un video curato per l’occasione da Ugo e Guido Bazzotti sulla Camera degli Stucchi, sul racconto delle scene e sui complessi significati del fregio.

Inaugurata in un clima cordiale e interessante il 18 dicembre scorso, prosegue fino al 31 gennaio.

MVBOSE (11)MVBOSE (6)MVBOSE (10)MVBOSE (8)MVBOSE (12)

(gsb)

Pubblicità

CORTE CASTIGLIONI a CASATICO di MARCARIA

AFFRESCHI E RINFRESCHI

TORRE FUORI (la celebre torre e al suo interno…) TORRE DENTRO 1(colpo di scena!)
Ecco la bella scoperta che si presenta agli occhi degli astanti: uno splendido ambiente che avvolge lo spettatore e lo trasporta in un mondo fantastico dove le nuvole s’inseguono sospinte dai venti rappresentati da figure poste sui lati della sala al piano inferiore della torre.
I dipinti di scuola Giuliesca hanno una eccezionale particolarità: l’essere rimasti occultati sotto intonacatura per almeno 300 anni. Questa condizione ci permette di vedere dipinti che non sono stati toccati da restauri ‘storici’ ?
Il visitatore scopre apparati decorativi complessi sostanzialmente integri; situazione analoga a quanto accade nella sconsacrata chiesa di Santa Maria della Vittoria, là dove nel piano superiore – oggi adibito ad asilo per l’infanzia –  si è ritrovata l’intera decorazione ad affreschi di scuola Mantegnesca.
WP_001687low (nuvole, figure mitologiche, pseudo ritratti in una composizione ed un sistema di tinte ai nostri occhi molto particolare)
WP_001686low(la stanza è stata per secoli impegnata dalla presenza di una ghiacciaia a cupola. La demolizione del  manufatto ha rivelato al suo centro anche un pozzo su quota ribassata. Ci piaceva pensare ad un calidarium… sembra non sia così. )
WP_001685low(anche il palazzo riserva molte soprese, pure in dettagli all’apparenza meno significativi: sovraporta con stella, uccellini e farfalline)

Introduce alla quasi inaspettata visita l’arch. Elena Froldi Paganini coordinatrice per Le Regge dei Gonzaga che organizza e promuove le attività dell’associazione.

Si sono occupate del restauro degli affreschi le nostre amiche Elisabetta Garilli, Cinzia Cavalli della Restauratori Associati con Emanuela Braglia, Monica Borgani e Ilaria Segala supportate nella parte storico-artistica dal prof. Carlo Togliani e per le ricerche tecniche dall’architetto Fabrizio Gatti.

Rimane fuori dalla nostra cronaca l’altro pezzo forte della visita: la grande sala alberata con pantheon familiare dei Castiglioni. Sarà per la prossima volta…

so+gsb