JULIO PIPPI DE’ JANNUZZI, IN ARTE GIULIO ROMANO

Può capitare che un edificio, risparmiato dai restauri per un centinaio di anni, perda un pesante intonaco ottocentesco lasciandoci scoprire quanto in genere si può vedere solo mediante analisi distruttive.

Nella foto, un pilastro delle Logge di Giulio Romano a Mantova.

Sotto la pesante superficie ottocentesca a bugne molto squadrate che riproporziona completamente la geometria del pilastro, compare un sottilissimo intonaco rasosasso (3-4 mm) di colore ocra.

Questo è coevo e in perfetta continuità con la muratura cinquecentesca, secondo ogni analisi.

L’opera rustica giuliesca è una scrupolosa apparecchiatura muraria con una creativa lavorazione del laterizio finita da un sottilissimo strato di intonaco.

(gsb)

Pubblicità

“…ruberebbe il mestiere alla natura”

(tanto la imita alla perfezione…)

Cinque anni fa la prima presentazione ufficiale del progetto di sperimentazione Heritage-Bim sulle Pescherie di Giulio Romano a Mantova.

Prima di qualsiasi intervento l’edificio viene rilevato nel suo stato di degrado, e si pianificano strategie e filosofia di intervento, condividendo pubblicamente temi e progetto.

Madonna della Vittoria 23 settembre 2017. In prima fila, secondo da destra, l’Architetto Gilberto Nardi.
Baroncelli, Corbellani, Casella, Pinto, Bertoni.
Ovvero: Comune di Mantova, Fondazione Le Pescherie di Giulio Romano, D_VA BimFactory, PiScan, studiopdA
(Giulio… passa la palla!)
Bertoni, Corbellani, Urbani, Casella, Scarduelli.

(gsb)

(le) QUALITÀ DELLA LUCE

Una bella sera di maggio, nel sottoponte delle Pescherie di Giulio Romano a Mantova ci siamo ritrovati io e Sandro Scarduelli di studiopdA insieme agli amici della Fondazione le Pescherie di Giulio Romano, a Roberto Anghinoni di Coprat a Lorenzo Sacchi di Tecom Energie/Illumind e Daniele Gabbioli di Servizio Elettrico Gabbioli.


Architetti e committenti, progettista impianto elettrico, fornitore-realizzatore, elettricista-posatore.

Fare un prova al vero per verificare posizione, calore, intensità, numero, raggio di apertura all’emissione dei corpi illuminanti, non vuol dire solo definire parametri tecnici o estetici o verificare l’efficacia della direzione intrapresa.

La luce definisce l’idea di spazio che vogliamo condividere.  

Un lato dello spazio del sottoponte risulterà definito attraverso una serie regolare di riflettori a luce calda, collocati a quota pavimento, in continuità con i segnapasso già posizionati sulla Spiaggetta delle Bugandere. Nel buio della sera queste luci richiamano la prospettiva regolare delle basi delle colonne delle beccherie.
Sul lato opposto e fuori dal calpestio, troverà collocazione un elemento lineare a correre, con luce più attenuata ma continua.


Lo spazio non è eccessivamente ampio: non ci deve essere nessun abbagliamento, non devono essere feriti gli occhi.
Lo spazio non deve scoprirsi stretto: pertanto la luce che “bagna” le pareti verticali lascia oscuro il volto, evitando così di schiacciarlo verso il basso, senza togliere all’immaginazione la sensazione di una maggiore altezza delle volte.

gsb

Non aggiungere lo zucchero al miele

un ponte pedonale per il Palazzo Ducale di Mantova

Gli amici di IDEASTUDIO associato ci hanno coinvolto nella progettazione architettonica del nuovo ponte che collega il Castello di S. Giorgio al resto del palazzo Gonzaghesco. Progettato in stretta collaborazione con la direzione del Palazzo Ducale di Mantova, il ponte è lungo circa sette metri e largo due, è in acciaio con finiture in legno di larice. Si inserisce in maniera silenziosa, quasi invisibile nella vista di insieme del castello, mentre a chi lo percorre rivela alcuni particolari costruttivi e la perizia nella realizzazione. Un ponte mancava all’esperienza progettuale dello studio pdA, ci ha guidato la convinzione che in contesti già fortemente caratterizzati e carichi di storia si debbano usare pochi, semplici ingredienti; è sciocco aggiungere zucchero al miele.

committente: Complesso Museale di Palazzo Ducale – direttore dott. Stefano L’Occaso –

RUP: arch. Antonio Mazzeri

progetto: IDEAstudio associato – ing. Giovanni Gualerzi

direzione lavori: ing. Giovanni Gualerzi – arch. Elena Fontana

realizzazione: Carpenteria Pedrioli srl

AU

PESCHERIE, TRACCE DI GIULIO ROMANO

Articolo di Paola Cortese su La Gazzetta di Mantova, 8 novembre 2021


Quadrupla intervista a Committente, Architetto, Restauratore, Finanziatori.

Una bella occasione per confrontarsi tutti insieme su tutti i temi in gioco.

gsb

PESI DIFFERENTI

ARTICOLO GAZZETTA DI MANTOVA 3 MARZO 2020

AMPLIAMENTO DELLA CASA DI CURA SAN CLEMENTE

tipologia di intervento Nuova Costruzione Ampliamento della Casa di Cura San Clemente e ristrutturazione di alcuni reparti esistenti

luogo Mantova

committente San Giuseppe S.p.a.

dimensioni 700 mq

periodo realizzazione 2009 – 2011

La necessità di aggiornare la struttura esistente rendendola maggiormente funzionale e conforme alle richieste della normativa vigente  ci ha portato  ad adottare una soluzione atta a soddisfare tali presupposti, ma che nel contempo  fosse sviluppata organicamente alle parti esistenti.  L’intervento eseguito si articola così in due direzioni:

all’interno dei reparti esistenti sono stati riorganizzati alcuni spazi rendendoli più ampi e funzionali all’esercizio dell’attività di cura e degenza e per le attività del personale sanitario, oltre al rifacimento delle due sale operatorie;

la costruzione di un nuovo corpo di fabbrica che fisicamente completa la struttura edilizia con un collegamento tra l’ala nord e l’ala centrale, all’interno del quale sono stati organizzati  gli studi per i medici, le aree soggiorno per i degenti e i loro familiari, uffici, il centro prenotazioni, magazzini e depositi. E’ stato riorganizzato anche l’accesso pedonale alla clinica per mezzo di una ampia rampa che conduce al centro prenotazioni il cui ingresso è collocato sotto il portico ottenuto con il nuovo edificio. Attraverso il portico si giunge a una corte interna, un luogo organizzato con giardino, sedute e una fontana, pensato per la sosta all’aperto dei degenti e dei familiari.

Sono stati eseguiti importanti interventi di modifica e adeguamento a tutti gli impianti della clinica. Il progetto ha interessato anche tutti gli arredi delle zone oggetto di intervento.

san clemente A3

RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA SORDELLO VOLTA ALLA MUSEALIZZAZIONE DELLA DOMUS ROMANA

tipologia di intervento Concorso di idee per la riqualificazione del lato sud di piazza Sordello finalizzata alla musealizzazione definitiva della domus romana

con nuovostudio factory

luogo Mantova

committente Comune di Mantova

periodo progettazione 2012

Obiettivi:

Sviluppo nel tempo degli interventi di scavo: Proseguimento delle indagini archeologiche di scavo nelle aree adiacenti il ritrovamento del mosaico, da programmarsi in un arco temporale relazionato alle risorse economiche disponibili. A mano a mano che gli scavi proseguono, e si sviluppa il lavoro di rilievo, registrazione e catalogazione dei documenti, si procede al ripristino delle parti della piazza. Eventuali ritrovamenti vengono collocati nel Museo Archeologico Cittadino

Ripristino progressivo delle parti della piazza. A mano a mano che si richiudono gli scavi la piazza non viene modificata, ma si prevedono migliorie, secondo i criteri di razionalità minimale adottati normalmente nella manutenzione urbana.

AMBITO 1 Il fondo piazza Sud viene ripristinato con alberature di alto fusto, riallineate su un filo più avanzato verso il centro piazza. Ciò permette di portare dietro gli alberi su via Tazzoli i parcheggi oggi disordinati a centro piazza. L’assetto definitivo prevede il disegno di una grande seduta in pietra naturale a sottolineare la specificità dell’importante dislivello della piazza, con la risistemazione della fontanella esistente e di un totem di richiamo al ‘museo virtuale’ della città. Attraverso una piattaforma di realtà aumentata si permetterà ai visitatori, scaricando l’applicazione su tablet o smart-phone, di visitare virtualmente la Domus avendo come interfaccia la stessa Piazza Sordello. Sarà possibile vedere  e  contestualizzare i reperti archeologici nello stesso luogo di ritrovamento.

AMBITO 2 Nella parte antistante il Duomo, con un intervento a basso impatto, si allarga quanto basta la fascia di rispetto per il transito di pedoni e fedeli dando luogo a uno spazio-sagrato. La separazione con la parte di transito degli autoveicoli viene realizzata con un leggero movimento del materiale della piazza stessa, che si rialza creando un leggero ma percepibile piano inclinato a mò di bastione.

AMBITO 3 Nella porzione compresa tra il fianco del Duomo e Palazzo Ducale si procede ad una riorganizzazione dei parcheggi, che vengono di poco ridotti, e ad un allargamento e un ridisegno delle strade pedonali su entrambi i lati.  L’angolo della piazza di fronte alla Casa del Rigoletto viene trasformato in un spazio completamente pedonale. Al fine di potenziare i percorsi pedonali e turistici via San Giorgio viene riorganizzata sul lato Nord, riutilizzando la larghezza dei parcheggi per allargare la pertinenza pedonale.

Concorso sordello_A3 WP

RIQUALIFICAZIONE URBANA DEL CENTRO STORICO DI BAGNOLO SAN VITO

tipologia di intervento Concorso di idee

luogo Bagnolo San Vito

committente Comune di Bagnolo San Vito

periodo realizzazione 2010 – 2011

Il progetto assume come tema principale la definizione di tre spazi aperti di pertinenza di tre importanti edifici pubblici che disegnano il centro cittadino di Bagnolo San Vito e della strada che lo attraversa.

Nello specifico si sono studiati gli spazi attualmente adoperati come parcheggio per automobili di fronte alla sede comunale e alle scuole elementari-scuola materna, e la piazza Armando Diaz legata alla chiesa. Particolare attenzione è stata posta nel ri-disegno di una sezione stradale tipo adatta a via Roma e via Cavour.

In generale l’analisi dello stato di fatto porta a considerare rilevante l’abbondanza degli spazi a disposizione. Il progetto intende riequilibrare l’uso dei materiali urbani adoperati a favore dell’idea che questo non sia unicamente spazio automobilistico.

Spostamento e ridisegno della carreggiata e conseguente ridimensionamento delle piazze. A fronte della situazione esistente, con lo spazio prospiciente alle scuole sovradimensionato e con carattere di “piazzale”, e quello di fronte al comune troppo costretto e piccolo, si propone un nuovo equilibrio che permetta ad entrambi gli spazi di migliorare la loro funzionalità e di essere “spazio a misura d’uomo”.concorso bagnolo san vito_A3 WP

CHIESA PARROCCHIALE DI CASTELLUCCHIO – restauro della facciata

tipologia di intervento Restauro degli intonaci e dell’apparato decotativo della facciata della chiesa parrocchiale

luogo Castellucchio (MN)

committente Parrocchia di Castellucchio

periodo realizzazione 2007

Le opere sono iniziate con la demolizione degli intonaci in malta cementizia nella parte basamentale della facciata, interessati da forte umidità di risalita e rifacimento con malta di calce naturale traspirante con uno strato (a ridosso della muratura) antisale.

Sul resto della facciata sono state demolite ridotte zone di intonaco in corrispondenza di lesioni della muratura, al fine di eseguirne il ripristino e la stuccatura.

Tutta la superficie è stata liberata dal colore a idropittura esistente e quindi colorata con  più velature successive di colore ai silicati di potassio e una velatura finale non pigmentata, stesa “a straccio” per evitare un’eccessiva omogeneità della coloritura.

La maggior parte delle cornici e degli elementi decorativi in rilievo ha subito un processo di consolidamento mediante iniezioni; alcuni  brevi tratti mancanti sono stati integrati, esecuzione di  stuccatura delle lesioni e infine la stesura a pennello di velatura ai silicati di potassio. E’ stato riportato alla luce un affresco posto sopra il portale di ingresso, mediante la rimozione  dello strato di idropittura, con l’uso di impacchi e a secco con il bisturi; l’affresco raffigurante un cristo in trono si presentava integro in ogni parte. Si è provveduto quindi alla perfetta pulitura con impacchi e velatura trasparente di fissaggio e protezione.

Le parti lapidee dei piedistalli dei vasi e della croce,  sono state pulite mediante lavaggio con acqua spruzzata a bassa pressione, esecuzione di sigillatura e stuccatura delle fessurazioni con malta di calce naturale miscelata a polvere di pietra di Vicenza

facciata chiesa castellucchio_A3 WP