RIQUALIFICAZIONE URBANA DEL CENTRO STORICO DI BAGNOLO SAN VITO

tipologia di intervento Concorso di idee

luogo Bagnolo San Vito

committente Comune di Bagnolo San Vito

periodo realizzazione 2010 – 2011

Il progetto assume come tema principale la definizione di tre spazi aperti di pertinenza di tre importanti edifici pubblici che disegnano il centro cittadino di Bagnolo San Vito e della strada che lo attraversa.

Nello specifico si sono studiati gli spazi attualmente adoperati come parcheggio per automobili di fronte alla sede comunale e alle scuole elementari-scuola materna, e la piazza Armando Diaz legata alla chiesa. Particolare attenzione è stata posta nel ri-disegno di una sezione stradale tipo adatta a via Roma e via Cavour.

In generale l’analisi dello stato di fatto porta a considerare rilevante l’abbondanza degli spazi a disposizione. Il progetto intende riequilibrare l’uso dei materiali urbani adoperati a favore dell’idea che questo non sia unicamente spazio automobilistico.

Spostamento e ridisegno della carreggiata e conseguente ridimensionamento delle piazze. A fronte della situazione esistente, con lo spazio prospiciente alle scuole sovradimensionato e con carattere di “piazzale”, e quello di fronte al comune troppo costretto e piccolo, si propone un nuovo equilibrio che permetta ad entrambi gli spazi di migliorare la loro funzionalità e di essere “spazio a misura d’uomo”.concorso bagnolo san vito_A3 WP

CITTADELLA DEL COMMIATO DI FERRARA

tipologia di intervento Concorso di idee per la nuova Cittadella del Commiato di Ferrara

luogo Ferrara

committente Comune di Ferrara

periodo 2012

Il progetto lascia inalterate le funzioni già dislocate nei fabbricati adiacenti e non altera in maniera significativa gli edifici esistenti, integrandoli all’interno dei propri corpi di fabbrica. L’edificio proposto ha un carattere introverso e instaura un dialogo silenzioso con l’esistente attraverso una volumetria definita da superfici murarie compatte e cieche. Due ambienti principali conformano e organizzano la costruzione. La grande Aula, spazio sacro ma senza connotazioni confessionali specifiche, è un luogo fortemente connotato dall’altezza interna e dalla luce zenitale che filtrata dalla struttura geometrica della copertura disegna uno spazio avvolgente e irregolare. Le camere ardenti sono attestate su un corridoio illuminato da un taglio di luce continuo a terra. Ispirate a criteri di riservatezza e silenzio hanno accesso tramite una anticamera e sono caratterizzate da un sottile patio verde che si dispone per tutta la lunghezza dell’ambiente. Da questo ne proviene una luce diffusa filtrata dai vegetali del giardino verticale. Un’altra fonte di luce naturale indiretta solca il soffitto sul lato opposto in forma di feritoia orizzontale a cielo. Questi elementi sulla copertura vengono portati fino al filo esterno dell’edificio, disegnando una figura che in parte richiama una reminescenza di città merlata.

La distribuzione interna della nuova struttura distingue razionalmente i percorsi degli operatori da quelli dei visitatori. Le aree esterne divengono un rigoglioso giardino che comprende il parcheggio per gli automezzi che diviene un ‘bosco urbano’.

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