SOSPESI NEL TEMPO

La rocca di Sparafucile e il Parco dell’Arte

Conversazione di Sebastiano Bertoni e Manuela Zanelli
a cura della delegazione Fai di Mantova e di MantovaCreativa

Venerdì 27 febbraio 2015 alle ore 17,30, Madonna della Vittoria.

Un incontro per conoscere la Rocchetta di Sparafucile e i suoi dintorni.
L’edificio è un residuo dell’imponente sistema difensivo di Mantova, in particolare della lunetta di San Giorgio che fungeva da presidio all’imbocco del ponte. Venuta meno la funzione militare, bombe, demolizioni e nuovi tracciati stradali ne hanno via via mutato dimensione e aspetto, riducendolo ad un fabbricato isolato.

1915[2](1915)

Nel secondo novecento entrò nella mitologia dei luoghi Verdiani del Rigoletto, e dunque rinominato a residenza del sicario Sparafucile, così come la fantasiosa casa del Rigoletto all’altro capo del ponte. La brillante invenzione di questa tradizione lo ha reso topos riconoscibile e preservato per anni.

Bene demaniale in posizione strategica – a due passi dalla città e sul suo ingresso più spettacolare – fu trasformato negli anni ’70 con progetto pregevole dell’arch. Ferdinando Cazzaniga in un romantico ostello fino al 1994, anno della chiusura.

sparafus(2015)

Chiuso da quel momento, l’edificio è divenuto inaccessibile e aperto solo in occasioni particolari come il “Rigoletto” televisivo del regista Marco Bellocchio.

I mantovani guardano con affetto questa costruzione che è divenuto uno dei simboli del sonno che pare a volte avvolgere tutta la città.

(gsb)