H-BIM conferenza 9 giugno 2018 IUAV venezia

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martedì 18 luglio alle ore 21,15 una conferenza

presso la chiesa di Santa Maria della Vittoria in via Monteverdi, 1 a Mantova Giorgio-Sebastiano Bertoni ci racconterà il restauro della tomba Bazzi Boschi opera che Adolfo Wildt ha eseguito negli anni venti del secolo scorso e oggi è ritornata all’antico splendore grazie al restauro finanziato dall’Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani.

Maggiori informazioni sull’opera e sul restauro le potete trovare nei messaggi postati in precedenza sul nostro Blog.

https://studiopdaplus.wordpress.com/2017/06/02/wildt-2/

https://studiopdaplus.wordpress.com/2017/06/01/wildt/

SO

SOSPESI NEL TEMPO

La rocca di Sparafucile e il Parco dell’Arte

Conversazione di Sebastiano Bertoni e Manuela Zanelli
a cura della delegazione Fai di Mantova e di MantovaCreativa

Venerdì 27 febbraio 2015 alle ore 17,30, Madonna della Vittoria.

Un incontro per conoscere la Rocchetta di Sparafucile e i suoi dintorni.
L’edificio è un residuo dell’imponente sistema difensivo di Mantova, in particolare della lunetta di San Giorgio che fungeva da presidio all’imbocco del ponte. Venuta meno la funzione militare, bombe, demolizioni e nuovi tracciati stradali ne hanno via via mutato dimensione e aspetto, riducendolo ad un fabbricato isolato.

1915[2](1915)

Nel secondo novecento entrò nella mitologia dei luoghi Verdiani del Rigoletto, e dunque rinominato a residenza del sicario Sparafucile, così come la fantasiosa casa del Rigoletto all’altro capo del ponte. La brillante invenzione di questa tradizione lo ha reso topos riconoscibile e preservato per anni.

Bene demaniale in posizione strategica – a due passi dalla città e sul suo ingresso più spettacolare – fu trasformato negli anni ’70 con progetto pregevole dell’arch. Ferdinando Cazzaniga in un romantico ostello fino al 1994, anno della chiusura.

sparafus(2015)

Chiuso da quel momento, l’edificio è divenuto inaccessibile e aperto solo in occasioni particolari come il “Rigoletto” televisivo del regista Marco Bellocchio.

I mantovani guardano con affetto questa costruzione che è divenuto uno dei simboli del sonno che pare a volte avvolgere tutta la città.

(gsb)