AFFRESCHI E RINFRESCHI
(la celebre torre e al suo interno…)
(colpo di scena!)
Ecco la bella scoperta che si presenta agli occhi degli astanti: uno splendido ambiente che avvolge lo spettatore e lo trasporta in un mondo fantastico dove le nuvole s’inseguono sospinte dai venti rappresentati da figure poste sui lati della sala al piano inferiore della torre.
I dipinti di scuola Giuliesca hanno una eccezionale particolarità: l’essere rimasti occultati sotto intonacatura per almeno 300 anni. Questa condizione ci permette di vedere dipinti che non sono stati toccati da restauri ‘storici’ ?
Il visitatore scopre apparati decorativi complessi sostanzialmente integri; situazione analoga a quanto accade nella sconsacrata chiesa di Santa Maria della Vittoria, là dove nel piano superiore – oggi adibito ad asilo per l’infanzia – si è ritrovata l’intera decorazione ad affreschi di scuola Mantegnesca.
(nuvole, figure mitologiche, pseudo ritratti in una composizione ed un sistema di tinte ai nostri occhi molto particolare)
(la stanza è stata per secoli impegnata dalla presenza di una ghiacciaia a cupola. La demolizione del manufatto ha rivelato al suo centro anche un pozzo su quota ribassata. Ci piaceva pensare ad un calidarium… sembra non sia così. )
(anche il palazzo riserva molte soprese, pure in dettagli all’apparenza meno significativi: sovraporta con stella, uccellini e farfalline)
Introduce alla quasi inaspettata visita l’arch. Elena Froldi Paganini coordinatrice per Le Regge dei Gonzaga che organizza e promuove le attività dell’associazione.
Si sono occupate del restauro degli affreschi le nostre amiche Elisabetta Garilli, Cinzia Cavalli della Restauratori Associati con Emanuela Braglia, Monica Borgani e Ilaria Segala supportate nella parte storico-artistica dal prof. Carlo Togliani e per le ricerche tecniche dall’architetto Fabrizio Gatti.
Rimane fuori dalla nostra cronaca l’altro pezzo forte della visita: la grande sala alberata con pantheon familiare dei Castiglioni. Sarà per la prossima volta…