Forse non molti milanesi conoscono questo edificio, la storia del Parco Sempione e dell’Expo del 1906. Lo abbiamo visitato con l’associazione Amici di Palazzo Te.
L’acquario civico di Milano , che mi dicono essere uno delle poche strutture pubbliche di questo tipo in Italia, è l’ultimo pezzo sopravvissuto all’allestimento ai giardini del Castello Sforzesco in occasione dell’Esposizione Universale tenuta in concomitanza con l’inaugurazione del traforo del Sempione.
Autore ne è l’architetto Giuseppe Sebastiano Locati, che pianificò il progetto generale di Expo al parco, oltre a una serie di padiglioni demoliti alla fine della manifestazione.
Gli interni dell’edificio sono via via stati modificati in questi quasi 100 anni. L’impianto generale è rimasto ancora leggibile. Si è perso però quel che per noi costituirebbe un valore aggiunto: l’idea del pozzo di luce che dal lucernario centrale filtra la luce prima attraverso un giardino d’inverno, indi attraverso le vasche dei pesci sull’ambiente semibuio dell’anello sul percorso principale.
Grande piacere si trae tutt’oggi dalla vista degli animali e delle finiture esterne dell’edificio, nel quale sono inserite sculture in pietra-cemento estremamente godibili.
L’idea della grande finestra con la statua di un pinguino sull’attenti mi diverte molto. Il pingiuino d’altronde non è un pesce, è un uccello che non vola ma nuota parecchio. Ottimo per l’ufficio del direttore. (gsb)